Posizione di Siti Sezione Lombardia in merito alla circolare ministeriale 06/07/2018 in tema di vaccini

A seguito delle indicazioni in tematica vaccinale contenute nella circolare ministeriale del 06/07/2018, la Sezione Regionale ha ritenuto di inviare le proprie riflessioni, qui sotto riportate, agli organi regionali competenti.

 

La Siti Lombardia esprime forte preoccupazione per l’impatto della Circolare prot. 20546, 06/07/2018, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione Ricerca Scientifica, avente per oggetto: “Adempimenti vaccinali relativi ai minorenni di età compresa tra 0 e 16 anni che frequentano le istituzione scolastiche, formative e educative – nuove indicazioni operative per l’anno scolastico-calendario annuale 2018/2019”.

La nostra riflessione riguarda non solo i contenuti ma anche i segnali di tipo culturale che traspaiono dal documento, valutati in riferimento ai possibili sviluppi futuri delle politiche vaccinali nel nostro paese, che il Ministero della Salute ha già annunciato di voler intraprendere in base alle linee di indirizzo contenute nel cosiddetto contratto di governo.
Un punto sicuramento critico della Circolare è rappresentato dall’autocertificazione, sia in relazione alle vaccinazioni mancanti che soprattutto alla richiesta di appuntamento vaccinale, dimenticando che già con le precedenti Circolari Ministeriali del 2017 era stata data ampia possibilità di utilizzare questo strumento a cui però doveva seguire la produzione della certificazione vaccinale entro il 10 marzo 2018. Reiterare questo strumento, senza porre un termine per la successiva regolarizzazione/definizione della posizione vaccinale autocertificata, rappresenta un’evidente e spudorata scappatoia offerta alle famiglie che, in assenza di vere controindicazioni, intendono perseverare nel loro rifiuto delle vaccinazioni.

Dopo circa un anno dal Decreto 73 del 2017 convertito con modificazioni dalla legge 119 del 31/07/2017, importanti risultati sono stati raggiunti in termini di aumento delle coperture vaccinali, riconosciuti dallo stesso Ministero e dalla comunità scientifica internazionale, che ripagano gli enormi sforzi dei servizi vaccinali e confermano l’adesione alle vaccinazioni di oltre il 95% della popolazione target.
Obiettivo della Circolare, sembra essere invece quello di riconoscere il diritto di un’esigua minoranza (< 2%) che non ha inteso, non intende e non intenderà modificare il proprio comportamento contrario alle vaccinazioni, a non assumersi alcuna responsabilità derivante dalle loro scelte; nessun potenziamento delle strategie di comunicazione, peraltro auspicabile, potrà scalfire queste posizioni.
Non bastano generiche affermazioni sull’importanza delle vaccinazioni come fondamentale presidio di prevenzione, se a queste non seguono atti concreti che quantomeno non mettano in discussione ciò che faticosamente è stato conquistato e che ha permesso di invertire un trend di coperture vaccinali che stava pericolosamente scivolando verso il basso.

Deve essere fatta chiarezza su come si intende affrontare la minoranza di irriducibili no vax che continua a farsi beffe dei servizi vaccinali, no vax che potrebbero essere rafforzati dal mantenimento dell’autocertificazione. Come comunità scientifica, e nello spirito di una reciproca collaborazione, lanciamo alcune proposte che a nostro avviso dovrebbero essere adottate in considerazione della vigenza del Titolo V della Costituzione:
– Mantenere la verifica dell’adempienza vaccinale nei minori 0 – 6 anni all’atto dell’iscrizione ai servizi e scuole dell’infanzia, tramite scambio di dati tra Scuole e ATS senza adempimenti per i genitori
– Calcolare, per ogni scuola/servizio per l’infanzia, il tasso di copertura degli iscritti in relazione ad un set di vaccinazioni prioritarie, e renderlo pubblico tramite diffusione sul sito internet della scuola e ai genitori. Un recente studio (Cataldi et al. “Impact of publicy available vaccination rates on parental school and child care choice”; Vaccine 2018) evidenzia che rendere note e trasparenti le coperture vaccinali sarebbe in grado di modificare i comportamenti esitanti dei genitori.
Infine crediamo importante ringraziare i professionisti che lavorano per promuovere attivamente le vaccinazioni; un particolare ringraziamento lo vogliamo dedicare al 95% delle famiglie che hanno vaccinato i loro figli assumendosi responsabilmente il proprio ruolo di genitori anche in questa scelta, una maggioranza che non urla nelle piazze e non compare sui media ma che contribuisce concretamente al benessere di tutta la collettività.

 

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